L’albero incredibile che resiste anche a meno 50 gradi: ecco quale piantare se abiti al nord

Quando si pensa a temperature estreme, tipiche delle regioni settentrionali o continentali, la scelta dell’albero da piantare nel proprio giardino diventa una questione di resistenza e adattabilità. Alcune specie sono capaci di sopravvivere anche in condizioni in cui la maggior parte delle piante cede al gelo più rigoroso. La Siberia, ad esempio, rappresenta uno degli ambienti più ostili del pianeta, con inverni lunghi ed estenuanti, gelate persistenti e temperature che facilmente raggiungono i -50°C o addirittura lo superano. In queste terre dominate dal freddo, pochi alberi riescono a sopravvivere, e la selezione naturale ha portato all’evoluzione di veri e propri campioni di resistenza.

Il protagonista assoluto: il Larice della Dahuria

Tra tutti gli alberi che popolano le regioni fredde del pianeta, il vero primato di resistenza al gelo spetta al Larice della Dahuria (Larix gmelinii), considerato dagli esperti la pianta arborea più resistente alle basse temperature esistente sulla Terra. Questo albero detiene infatti il record di pianta che cresce più a nord, riuscendo a sopportare inverni in cui la temperatura media si aggira costantemente tra i -40°C e i -50°C, con picchi che possono toccare i -65°C. Il Larix gmelinii è quindi il candidato ideale per chi abita in zone dove il freddo intenso è la regola e non l’eccezione.

I larici, in particolare il larice siberiano (Larix sibirica) e il larice della Dahuria, sono facilmente riconoscibili dal portamento slanciato, dalla corteccia ruvida e dalla caratteristica perdita delle foglie aghiformi durante il periodo invernale, una strategia evolutiva che riduce al minimo la disidratazione e i danni causati dal gelo. Rigenerandosi ogni primavera, il larice crea un paesaggio spettacolare e si adatta al ritmo stagionale delle regioni boreali.

Coltivare un larice nel nord Italia è possibile, soprattutto nelle zone di montagna e nelle aree collinari dove il clima si avvicina a quello delle regioni di origine siberiana. Questa specie predilige suoli ben drenati e un’esposizione soleggiata, ma si mostra comunque tollerante anche nei confronti di terreni più poveri e condizioni ambientali avverse. La crescita è relativamente rapida e l’albero può raggiungere dimensioni notevoli, diventando un elemento di spicco nel paesaggio domestico e offrendo anche una preziosa risorsa ecologica.

Alberi resistenti consigliati per il clima del Nord Italia

Se vivere in zone dove il termometro scende di molto sotto lo zero è la normalità, è importante conoscere quali altre specie sono in grado di garantire resistenza, bellezza e funzionalità al proprio giardino o terreno.

  • Abete Rosso (Picea abies): Una delle conifere più diffuse in Italia settentrionale, capace di sopportare temperature fino a -30°C. Non perde le sue foglie aghiformi nemmeno nei mesi più freddi e tollera bene le condizioni di umidità tipiche delle regioni montane. Oltre all’uso ornamentale, è fondamentale nell’industria del legno e come albero di Natale. Preferisce terreni umidi e ben drenati, e si adatta sia al sole che alla mezz’ombra.
  • Rododendro (Rhododendron): Ideale per chi cerca una pianta decorativa con grande resistenza. Sopporta temperature fino a -35°C grazie alle sue foglie coriacee e offre una spettacolare fioritura primaverile con tonalità dal rosa al viola. Ama i terreni acidi e ben drenati, da proteggere con pacciamatura durante l’inverno.
  • Azalea giapponese: Un sempreverde ornamentale molto resistente, famoso per la fioritura invernale abbondante e la capacità di resistere al freddo intenso. Apprezzato nei giardini per la bellezza e la longevità.
  • Oleastro: Questa pianta è caratterizzata da foglie lucide e resistenti, produce piccoli fiori gialli in primavera e si adatta anche a zone fredde, rendendola una scelta affidabile per siepi e bordure. Richiede poca manutenzione e offre un buon effetto decorativo.
  • Melograno: Particolarmente apprezzato per la resistenza al freddo e i frutti commestibili. In autunno colora il giardino di toni vivaci, diventando punto focale anche nei mesi freddi. Si adatta a terreni vari e sopporta la siccità ma apprezza anche i climi freddi del nord.
  • Ciliegio ornamentale: Celebre per la fioritura primaverile di grande effetto e la resistenza a temperature rigide. Offre un magnifico spettacolo cromatico in autunno con il suo fogliame arancione e rosso.

Piante da esterno per condizioni climatiche estreme

Oltre agli alberi di maggiori dimensioni, esistono numerose piante arbustive e di piccolo fusto perfette per chi vive in zone dove le nevicate e le gelate sono frequenti. Alcune specie sono versatili e si adattano anche alla coltivazione in vaso, diventando così ideali per terrazzi e piccoli cortili.

  • Abelia: Resistente sia al freddo che alla siccità, può essere usata come siepe o piantata isolata per la sua fioritura profumata in estate. Rimane verde tutto l’anno e richiede cure minime.
  • Achillea millefolium: Fiorisce anche in condizioni proibitive, resistendo sia al freddo che alla siccità. Predilige terreni ben drenati e posizioni assolate.
  • Lavanda: Non teme il gelo e si dimostra robusta anche durante gli inverni rigidi, offrendo in estate i suoi distintivi fiori profumati e colorati.
  • Weigela: Arbusto ornamentale che resiste a temperature molto basse e regala fioriture spettacolari tra la tarda primavera e l’estate.

Una scelta saggia può essere anche quella di mettere a dimora conifere nane, come alcune varietà di pini e abeti, che uniscono un forte impatto visivo a una elevata resistenza agli sbalzi termici.

Per chi desidera un tocco di colore anche d’inverno, specie come rose botaniche, viburni e helleborus sono perfette perché fioriscono o mantengono un fogliame decorativo anche sotto la neve.

Consigli pratici per la messa a dimora e la cura

Se decidi di piantare un albero ad altissima resistenza come il larice o una delle altre specie elencate, segui alcuni accorgimenti fondamentali:

  • Scegli una posizione soleggiata e riparata dai venti più forti, specialmente nei primi anni di vita della pianta.
  • Prepara il terreno con una buona lavorazione e, dove necessario, migliora il drenaggio mescolando sabbia o materiale lapideo per evitare ristagni idrici.
  • Applica una pacciamatura attorno alla base per proteggere il colletto e le radici dal gelo; aghi di pino, corteccia o paglia sono ottimi materiali.
  • Nei periodi più secchi o durante le estati torride, ricorda di innaffiare regolarmente, soprattutto nei primi anni dopo la piantumazione.
  • Esegui potature leggere per mantenere la forma e rimuovere eventuali parti danneggiate dal gelo, ma evita potature drastiche in inverno.

La scelta di specie latifoglie o conifere dipende anche dall’aspetto estetico che desideri per il tuo spazio verde e dall’uso che ne farai: siepe, bordo, area ombreggiata o semplice albero ornamentale.

Infine, ricordati che le piante locali o già acclimatate hanno una marcia in più in termini di resistenza naturale ai parassiti e alle malattie: osserva la vegetazione spontanea della tua zona come indicatore affidabile nella selezione delle nuove specie da introdurre.

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