Uno dei mestieri più antichi e nobili, l’arte del falegname è indissolubilmente legata all’uso di strumenti che, nel corso dei secoli, sono cambiati per materiali e tecnologie ma hanno mantenuto la loro funzione essenziale: permettere la trasformazione del legno in oggetti di uso quotidiano, mobili, opere d’arte o strutture architettoniche. Nel vasto panorama degli attrezzi utilizzati in falegnameria, ve ne è uno che si distingue per diffusione e centralità nelle operazioni di taglio, modellatura e assemblaggio: la sega. La sua storia, la varietà di impieghi e l’evoluzione tecnologica la rendono da sempre lo strumento per eccellenza, senza il quale nessun laboratorio potrebbe essere realmente operativo.
Il ruolo centrale della sega nella falegnameria
La sega rappresenta l’attrezzo più utilizzato e riconoscibile nel lavoro del falegname, sia per il taglio grezzo di tavole e assi, sia per lavorazioni di precisione sui dettagli dei manufatti in legno. La sua funzione primaria è quella di dividere o sagomare il materiale secondo esigenze progettuali, garantendo versatilità e precisione. Nel corso del tempo sono nate molteplici varianti, tra cui la sega a mano, la sega circolare e la sega a nastro [Wikipedia: Sega (utensile)], ognuna con caratteristiche specifiche per particolari applicazioni: dalle lavorazioni grossolane ai tagli intricati e decorativi.
La necessità di tagliare il legno in modo efficiente e sicuro ha portato le seghe a diventare centrali sia nella falegnameria tradizionale sia in quella moderna. Anche con l’introduzione di macchine sempre più sofisticate, la sega mantiene un ruolo insostituibile. Nel laboratorio contemporaneo, ad esempio, troviamo modelli manuali affiancati da macchine come la sega circolare da banco, indispensabile per le lavorazioni seriali e di grande precisione .
Le tipologie più diffuse di seghe
Il mondo delle seghe in falegnameria è estremamente vario e comprende strumenti manuali ed elettrici pensati per lavorazioni differenti. Tra le più comuni:
- Sega a mano: il modello classico, utilizzato per tagli dritti in tavole, listelli o pannelli di dimensioni contenute. È ideale per la sua semplicità, portabilità e precisione sui materiali più morbidi.
- Sega a dorso: caratterizzata da una barra di rinforzo (il dorso) che permette tagli particolarmente accurati e lineari, spesso su cornici, battiscopa o scatole.
- Sega a coda di volpe: simile alla sega a mano, ma con una lama più sottile e morbida, perfetta per tagli curvi o dettagli intricati.
- Sega circolare: versione elettrica che impiega una lama circolare rotante. Consente tagli rapidi, profondi e perfettamente diritti, adattissima ai lavori di carpenteria e realizzazione di mobili .
- Sega a nastro: composta da una lunga lama dentata saldata ad anello, montata su due volani. Si presta a tagli curvi e sagomature particolari su tavole o pannelli spessi.
- Seghetto alternativo: elettrico, con lama stretta e corta che si muove in modo alternato, molto utilizzato per lavorare su piccoli pezzi, curve e angoli interni.
Tutte queste varietà di seghe hanno segnato un’evoluzione nei metodi di costruzione del legno, consentendo di passare dalla pura forza manuale agli ausili motorizzati, fino alle odierne macchine utensili che assicurano produttività e qualità costanti .
Funzioni ed esempi pratici nell’uso della sega
Adoperare la sega richiede competenze che vanno ben oltre la semplice esecuzione di un taglio. L’esperienza del falegname consiste nel valutare l’essenza del legno, la sua direzione della fibra, lo spessore e la durezza del pezzo da lavorare, scegliendo di volta in volta lo strumento più opportuno.
Ecco alcuni esempi rappresentativi dell’uso della sega:
- Preparazione delle tavole: ogni lavorazione parte dal taglio grossolano di tavole, travi o pannelli, riducendoli a misura con la sega circolare da banco.
- Intaglio dei dettagli: per creare incastri, giunzioni a tenone e mortasa, o realizzare profili decorativi, la sega a dorso o quella a coda di volpe permettono precisione su piccoli spessori.
- Adattamento e rifinitura: durante il montaggio di mobili e serramenti, il falegname si serve della sega per adattare su misura ogni parte, assicurando incastri perfetti e superfici regolari.
- Sagomatura di forme complesse: con la sega a nastro o il seghetto alternativo si realizzano curve, profili e aperture, caratteristica fondamentale nella produzione di arredi su misura e lavorazioni artistiche.
La sega risulta quindi fondamentale sia per interventi di falegnameria su scala industriale sia per le realizzazioni artigianali e l’hobbistica. Per ogni esigenza, esiste una tipologia specifica di sega in grado di soddisfare criteri di precisione, velocità ed efficienza .
Altri strumenti chiave e il loro utilizzo
Se la sega è lo strumento più emblematico e diffuso, il mestiere del falegname è legato inscindibilmente anche ad altri strumenti che contribuiscono a processi come la misurazione, la giunzione o la rifinitura:
- Pialla (Wikipedia: Pialla): essenziale per lisciare le superfici del legno, eliminare imperfezioni e ottenere una finitura uniforme, è utilizzata sia in forma manuale sia come macchina elettrica .
- Martello da legno: necessario per assemblare parti tramite chiodatura o per regolare incastri senza danneggiare il materiale .
- Scalpello: ideale per dettagli di precisione, intagli, creazione di incastri come mortase o lavori di restauro .
- Trapano: fondamentale per praticare fori precisi o per avvitare e svitare elementi di fissaggio.
- Morsa e morsetti: consentono di bloccare saldamente il pezzo di legno durante le lavorazioni, incrementando la precisione e la sicurezza dell’operatore.
- Strumenti di misura: dalla classica squadra al metro pieghevole fino ai moderni laser di misurazione, sono irrinunciabili per eseguire tagli e incisioni accurate .
- Lime e carta vetrata: utilizzate nella fase di rifinitura per ottenere bordi lisci, eliminare schegge e preparare il legno alla verniciatura o alla lucidatura.
Nonostante l’avvento di macchine complesse e automatizzate, la padronanza dello strumento manuale resta una competenza imprescindibile del falegname, che fonda il suo lavoro su precisione, manualità e attenzione al dettaglio .
La conoscenza profonda degli strumenti e la capacità di impiegarli secondo necessità consentono di affrontare qualsiasi sfida posta dalla lavorazione del legno, dal restauro del mobile antico fino alla realizzazione di sofisticate strutture in bioedilizia.