L’apparato digerente è un sistema straordinariamente efficiente che consente al nostro organismo di trasformare il cibo in energia e materiali indispensabili per vivere, crescere e mantenerci in salute. Spesso si pensa alla digestione solo come al semplice atto del “digerire”, ma la realtà è decisamente più complessa e affascinante: la sua attività si suddivide in tre funzioni principali, fondamentali per garantire il corretto equilibrio del nostro corpo.
Le tre funzioni fondamentali: digestione, assorbimento, eliminazione
Il percorso degli alimenti nell’organismo segue tappe ben precise e ogni segmento di questo lungo viaggio ha un obiettivo specifico. L’apparato digerente si occupa di:
- Digestione (sia meccanica che chimica): la trasformazione degli alimenti in molecole più semplici e facilmente utilizzabili.
- Assorbimento: il trasferimento delle sostanze nutritive digerite dal tubo digerente al sangue o alla linfa per nutrire tutte le cellule del corpo.
- Eliminazione: l’allontanamento dei residui e delle sostanze non utili, che vengono espulsi sotto forma di feci.
Ciascuna di queste fasi coinvolge specifici organi, strutture e processi. Comprendere il funzionamento di queste tre funzioni principali permette di avere una visione chiara dell’intero sistema.
Digestione: la scomposizione del cibo
Il viaggio degli alimenti inizia nella bocca, dove avviene la prima forma di digestione, detta meccanica e chimica. I denti, muovendo e triturando il cibo, lo spezzettano in frammenti più piccoli, mentre la saliva, grazie agli enzimi contenuti, inizia la scissione delle molecole complesse come gli amidi. Questa prima fase prepara il cibo perché possa essere trasportato attraverso l’esofago fino allo stomaco con movimenti coordinati chiamati peristalsi.
Nello stomaco, il cibo è sottoposto ad un’ulteriore demolizione, questa volta dovuta sia all’azione meccanica dei muscoli delle pareti, sia ai succhi gastrici ricchi di acido cloridrico ed enzimi specifici. Qui il cibo si trasforma in una miscela semifluida chiamata chimo, pronta per la fase successiva, nell’intestino tenue. L’intestino tenue riveste un ruolo centrale nel completare la digestione, grazie anche all’intervento della bile prodotta dal fegato e agli enzimi del pancreas. Qui tutte le molecole vengono ulteriormente scomposte fino alla forma più elementare: zuccheri semplici, amminoacidi, acidi grassi, vitamine e minerali.
Assorbimento: nutrire tutto il corpo
Una volta che i nutrienti sono stati sufficientemente scomposti, devono essere trasferiti all’interno dell’organismo: questa è la funzione di assorbimento. La mucosa dell’intestino tenue, ricca di villi e microvilli, si comporta come un filtro selettivo, consentendo il passaggio delle molecole utili (come glucosio, amminoacidi, acidi grassi, vitamine, sali minerali e acqua) verso il sangue e la linfa. Si stima che circa il 90% dell’assorbimento dei nutrienti avvenga proprio nell’intestino tenue.
L’efficienza dell’assorbimento dipenda dalla grande superficie di contatto fornita dai villi, che assicurano che la massima quantità di nutrienti passi al torrente circolatorio. Da qui, queste sostanze vengono distribuite a ciascuna cellula dell’organismo, garantendo energia e materiali per la crescita, il mantenimento e la riparazione dei tessuti.
Alcune vitamine e minerali vengono invece assorbiti a livello dell’intestino crasso, insieme a parte dell’acqua contenuta negli alimenti.
Eliminazione: lo smaltimento dei residui
Tutto ciò che non è stato digerito o assorbito deve essere eliminato, per non sovraccaricare l’organismo e impedirgli una corretta funzionalità. Il processo di eliminazione inizia nell’intestino crasso, che estrae acqua e sali minerali residui dai materiali non assorbiti trasformandoli in feci con una consistenza adeguata.
La flora batterica intestinale, fondamentale per il benessere generale, partecipa attivamente a questa fase, contribuendo anche all’assorbimento delle ultime quantità di alcune vitamine (come la vitamina K) e alla protezione contro microrganismi patogeni. Una volta che i materiali di scarto sono pronti, vengono espulsi attraverso il retto e l’ano con la defecazione.
Cosa succede quando qualcosa non funziona?
Quando una o più delle tre funzioni principali non operano correttamente, insorgono diversi tipi di disturbi. Problemi di digestione possono portare a gonfiore addominale, difficoltà digestive o malassorbimento di nutrienti, manifestando sintomi come stanchezza, deficit vitaminici e perdita di peso.
Alterazioni nella fase di assorbimento rischiano di compromettere l’intero approvvigionamento energetico e la salute dell’organismo, mentre inefficienze nell’eliminazione possono causare stitichezza o diarrea e, nel tempo, ricadute anche più serie sull’organismo.
L’alimentazione varia ed equilibrata, il movimento regolare e uno stile di vita sano sono le chiavi per favorire e mantenere in salute queste tre funzioni fondamentali.
In sintesi, ogni giorno il nostro apparato digerente lavora senza sosta per:
- scomporre e preparare il cibo, rendendolo assimilabile;
- estrarre i nutrienti necessari e distribuirli al corpo;
- liberarsi degli scarti, mantenendo pulito e funzionante l’intero organismo.
Capire come funzionano le sue tre funzioni principali permette di prendersi meglio cura della propria salute e di riconoscere subito eventuali segnali d’allarme, intervenendo rapidamente con l’aiuto di professionisti qualificati.