La bronchite è un’infiammazione dei bronchi che si manifesta principalmente con sintomi respiratori e, in particolare, con una sensazione di malessere a livello toracico. Tuttavia, il punto esatto in cui si avverte il dolore può variare e spesso non è limitato a un’unica area. Inoltre, altre manifestazioni possono accompagnare la patologia e suggerire la presenza di un disturbo delle vie respiratorie.
Dove si avverte il dolore nella bronchite
Il dolore associato alla bronchite non coinvolge direttamente i polmoni, perché questi organi non dispongono di recettori specifici per il dolore. Tuttavia, durante il processo infiammatorio dei bronchi e a causa della tosse persistente, si possono sperimentare fastidi che interessano aree vicine ai polmoni. Questi sintomi dolorosi sono attribuibili sia all’infiammazione della mucosa bronchiale sia all’affaticamento muscolare dovuto agli sforzi respiratori ripetuti.
Tipicamente, il dolore si presenta come:
- Fastidio o oppressione retrosternale: una sensazione di peso o costrizione al centro del torace, spesso descritta come un senso di oppressione che coincide con gli atti di respirazione o gli accessi di tosse.
- Dolore al petto: soprattutto durante o dopo frequenti colpi di tosse, può irradiarsi verso la parte alta dell’addome o coinvolgere la zona costale.
- Dolore alla schiena: frequente in caso di bronchite accompagnata da tosse intensa, la dolenzia può estendersi ai muscoli dorsali, paravertebrali, ma anche a spalle e collo, a causa dell’affaticamento muscolare e delle contrazioni ripetute durante gli sforzi espiratori.
Questo stato può essere accentuato dalla febbre e da un generale stato di debolezza muscolare, e spesso si associa ad altri dolori diffusi, in particolare nelle forme acute o se l’infezione è particolarmente intensa.
Sintomi principali della bronchite
I sintomi della bronchite variano a seconda che si tratti di una forma acuta o cronica, ma alcune manifestazioni sono comuni:
- Tosse persistente: rappresenta il sintomo cardine sia nella bronchite acuta che cronica. All’inizio può essere secca, poi generalmente diventa produttiva e associata a espettorazione di muco bianco, giallo o verdastro.
- Produzione eccessiva di muco (catarro): il colore del muco cambia in base alla fase e alla gravità dell’infiammazione ma non necessariamente indica un’infezione batterica.
- Respiro sibilante e difficoltà respiratoria: il restringimento delle vie aeree causa sibili durante la respirazione e sensazione di mancanza di fiato (dispnea).
- Febbre: di solito lieve, ma può crescere se l’infezione si complica.
- Dolori muscolari e brividi: soprattutto nelle forme più aggressive o se causate da virus come quello influenzale.
- Afonia, mal di gola e faringite: all’inizio dell’infezione si possono avvertire sintomi simili a quelli del raffreddore comune, come naso che cola e mal di gola, che spesso precedono i disturbi respiratori veri e propri.
- Raucedine e voce alterata: l’infiammazione può interessare anche le corde vocali.
Altri segnali di allarme e sintomi correlati ai problemi respiratori
Oltre ai dolori toracici e alla tosse persistente, ci sono altri segnali che possono far sospettare una malattia delle vie respiratorie. Questi comprendono:
- Dispnea (sensazione di fame d’aria): può manifestarsi sia durante uno sforzo fisico sia a riposo, soprattutto se le vie aeree sono molto ostruite dal muco.
- Senso di stanchezza ingiustificata: la sensazione di esaurimento può essere dovuta sia alla ridotta quantità di ossigeno assorbita per via dell’infiammazione sia alla lotta del sistema immunitario contro l’infezione.
- Mal di schiena irradiato: il coinvolgimento dei muscoli respiratori secondari comporta un dolore riflesso anche a livello della schiena, possibile persino se il dolore toracico sembra assente.
- Brividi e malessere generale: tipici delle forme virali, questi sintomi spesso precedono l’insorgenza della tosse vera e propria.
- Fischi o rumori durante la respirazione: indicano il restringimento del lume bronchiale dovuto al gonfiore e all’eccesso di muco.
- Palpitazioni: in caso di difficoltà respiratoria prolungata, può presentarsi una sensazione di battito cardiaco accelerato come meccanismo di compensazione.
- Saturazione di ossigeno ridotta: in casi gravi, il livello di ossigeno nel sangue può calare, con rischio di cianosi (colorazione bluastra di labbra e dita).
Tutti questi sintomi, specialmente se persistenti o associati a dolore toracico intenso, difficoltà respiratoria marcata o febbre alta, devono essere valutati dal medico, in quanto potrebbero indicare complicanze come la polmonite o l’aggravarsi della bronchite in soggetti con altre patologie respiratorie.
Cause e fattori di rischio
La bronchite acuta è, nella maggior parte dei casi, il risultato di infezioni virali, provocate dagli stessi virus responsabili del raffreddore e dell’influenza. In alcuni casi, soprattutto in soggetti fragili o con difese immunitarie compromesse, la causa può essere batterica.
Le cause principali e i fattori di rischio includono:
- Inalazione di polveri, fumi e gas tossici: lavoratori esposti o persone che vivono in zone con alta concentrazione di inquinanti ambientali hanno rischio aumentato.
- Fumo attivo e passivo: il tabacco è uno dei più importanti fattori irritativi per le vie respiratorie e favorisce sia lo sviluppo della bronchite acuta che la cronicizzazione della malattia.
- Stato di salute compromesso: anziani, bambini e soggetti con patologie croniche sono più suscettibili a complicanze.
La bronchite cronica, invece, si sviluppa come conseguenza di infiammazione persistente dei bronchi, ed è spesso associata al fumo di sigaretta ed esposizione prolungata a inquinanti ambientali. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) rappresenta uno degli esiti possibili della forma cronica e comporta sintomi respiratori progressivamente ingravescenti.
Riconoscere precocemente i segni e sintomi della bronchite e intervenire con i trattamenti adeguati, oltre che attuare misure di prevenzione come la cessazione del fumo e la protezione dagli inquinanti, è decisivo per evitare complicanze e garantire una migliore qualità della vita, soprattutto nei soggetti più vulnerabili.