Pensione bassa? Ecco tutti i bonus e gli aumenti che puoi richiedere subito nel 2025

Nel corso del 2024, i pensionati italiani che percepiscono una pensione bassa possono contare su una serie di bonus e aumenti previsti dal governo e da alcune Regioni, con l’obiettivo di sostenere i redditi più vulnerabili e contrastare le difficoltà legate all’inflazione e all’aumento del costo della vita. Nel panorama delle misure disponibili, rientrano sia integrazioni periodiche che aiuti regionali e nuove modalità di gestione automatica da parte dell’INPS. Vediamo nel dettaglio quali sono le agevolazioni attive, a chi spettano e cosa fare per richiederle o ottenerle.

Bonus pensionati a basso reddito: importi e requisiti per il 2024

Il principale aiuto previsto per i pensionati con redditi più bassi è il bonus di dicembre, una somma aggiuntiva erogata automaticamente dall’INPS ai beneficiari il cui trattamento pensionistico risulti al di sotto dei limiti fissati per legge. Per il 2024, il trattamento minimo delle pensioni INPS è pari a 598,61 euro al mese, ovvero 7.781,93 euro annui, calcolato sulla base dell’indice di perequazione del 5,4%.
Per poter ricevere il bonus natalizio completo, che ammonta a 154,94 euro, è necessario che la pensione percepita sia inferiore al trattamento minimo.Pensione In caso di pensione superiore al trattamento minimo ma inferiore a 7.936,87 euro annui, il bonus viene ridotto in proporzione alla differenza tra la pensione e il limite fissato. Queste cifre sono utilizzate dall’INPS come riferimento per la concessione automatica del bonus nella rata di dicembre e riguardano una platea di oltre 400.000 pensionati in Italia.
Possono accedere al bonus sia i lavoratori dipendenti che autonomi, gli ex dipendenti pubblici e i soggetti iscritti alle casse professionali. Il bonus non è soggetto a tassazione e viene accreditato in automatico, senza necessità di richiesta, purché siano rispettati i requisiti di reddito individuale (fino a 11.672,89 euro annui) o coniugale (fino a 23.345,78 euro).
Non ricevono il bonus i pensionati che superano tali soglie, coloro che godono di trattamenti di assistenza non previdenziale, i titolari di prestazioni di invalidità civile e chi riceve pensioni di importo elevato per la presenza di altri redditi rilevanti.

Maggiorazione sociale e altri aumenti INPS: come integrare la pensione

Dal mese di giugno 2024, è stata introdotta una procedura semplificata per richiedere la maggiorazione sociale INPS, destinata ai titolari di pensioni al minimo con particolari condizioni reddituali e anagrafiche. Si tratta di incrementi che possono arrivare fino a 134 euro mensili, accertati in base ai dati forniti dall’istituto e ai modelli redditi presentati.
Tra le novità, la gestione dei cosiddetti assegni aggiuntivi, che includono importi variabili come la 14esima, i bonus per i vedovi o gli invalidi e ulteriori maggiorazioni sociali.
Le tipologie di aumento includono:

  • Maggiorazione sociale: fino a 134 euro mensili, per pensionati al minimo con età superiore a 64 anni.
  • Bonus 14esima: da 336 a 655 euro, pagato generalmente tra luglio e dicembre, in base ai requisiti di reddito e di anni di contribuzione.
  • Bonus invalidità: integrazione dedicata agli invalidi civili e pensionati con disabilità riconosciuta, fino a 134 euro.
  • Altri bonus regionali e locali: misure aggiuntive promosse da singole regioni o comuni.
  • procedure di richiesta, in alcuni casi, restano automatiche, ma è sempre raccomandato verificare la propria posizione presso il cassetto previdenziale INPS o rivolgersi ai patronati per assistenza.INPS

    Bonus regionali: il caso Friuli Venezia Giulia e le integrazioni locali

    Al fianco degli interventi statali, alcune regioni hanno istituito bonus pensioni locali destinati ai cittadini più fragili. Spicca l’iniziativa del Friuli Venezia Giulia, che per il 2024 ha previsto un contributo regionale di 350 euro annui per titolari di pensioni pari o inferiori al trattamento minimo (614,77 euro mensili nel 2024, comprensivo della rivalutazione).
    Questa misura è stata resa possibile grazie allo stanziamento di oltre 6 milioni di euro, frutto di accordi tra regione e sindacati, con il coinvolgimento diretto dell’INPS per il pagamento. Nel triennio 2024-2026, la regione ha previsto 45 milioni di euro per sostenere le pensioni basse, aumentando la platea di destinatari rispetto alle previsioni iniziali. Il bonus viene erogato in unica soluzione e non risulta tassabile.

    Come richiedere bonus e aumenti: istruzioni e tempistiche per il 2024

    La maggior parte dei bonus e delle maggiorazioni per pensionati a basso reddito viene accreditata automaticamente sulla rata mensile della pensione, grazie ai sistemi di verifica incrociata INPS sui redditi dichiarati. Tuttavia, è fondamentale:

  • Controllare periodicamente il proprio cedolino pensione online e il cassetto previdenziale.
  • Presentare i modelli reddituali richiesti (Red, Isee) nei termini previsti dall’INPS.
  • Rivolgersi ai patronati o ai CAF per verificare la spettanza delle agevolazioni e supporto nelle pratiche.
  • Tenere traccia degli avvisi INPS e delle campagne informative regionali, specie per i bonus locali.
  • Per chi ha raggiunto i 64 anni dopo il 1° agosto 2024, sono previste erogazioni aggiuntive che possono affiancarsi al bonus ordinario e alla quattordicesima. Il consiglio è di non sottovalutare la verifica della propria posizione anagrafica e reddituale, poiché il sistema INPS può attribuire gli aumenti solo sulla base dei dati aggiornati nei registri.
    Infine, ricordiamo che tutte le disposizioni sopra riportate sono valide per il 2024 e potranno essere aggiornate in relazione alle future leggi di bilancio, con variazioni dei limiti e degli importi annui riferiti sia alle prestazioni INPS che alle iniziative regionali.

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