Allerta truffa: se ricevi questo squillo da un numero straniero non richiamare

Negli ultimi anni il fenomeno delle truffe telefoniche internazionali si è intensificato, colpendo sempre più persone con strategie ingegnose e spesso difficili da riconoscere. Una delle più subdole è quella dello squillo da un numero straniero che invita inconsapevolmente le vittime a richiamare: un gesto apparentemente innocuo che può trasformarsi in una perdita economica significativa e in una violazione della propria privacy. L’allerta è alta soprattutto nei mesi recenti, con l’emergere di nuovi casi e prefissi coinvolti in questa pratica fraudolenta.

Come funziona la truffa dello squillo internazionale

Tra i vari raggiri che utilizzano il telefono, la cosiddetta truffa del Wangiri è una delle più diffuse e insidiose a livello globale. Il termine Wangiri deriva dal giapponese e significa letteralmente “uno squillo e giù”, a descrivere un meccanismo basato su chiamate rapidissime che non danno il tempo alla vittima di rispondere. Il truffatore effettua uno squillo usando numeri con prefissi internazionali insoliti; la chiamata si interrompe quasi subito, generando curiosità nella persona che la riceve. Spinta dal desiderio di capire chi abbia chiamato, la vittima richiama il numero ricevendo così un addebito immediato a tariffa maggiorata sulla propria bolletta o credito telefonico. Talvolta, durante il richiamo, viene attivato un servizio a pagamento o viene trattenuta la vittima in attesa, aumentando così la spesa complessiva.

La truffa colpisce indistintamente utenti di tutte le età ed è resa ancora più efficace dall’utilizzo di tecniche di ingegneria sociale: a volte le chiamate sono accompagnate da messaggi vocali registrati, tentativi di phishing o persino richieste di proseguire la conversazione su piattaforme di messaggistica istantanea.

Prefissi internazionali da cui diffidare

Uno degli elementi chiave per riconoscere una possibile chiamata truffaldina è proprio il prefisso telefonico, che indica la provenienza internazionale del numero. I prefissi coinvolti nelle truffe cambiano frequentemente, ma alcuni sono notoriamente più utilizzati dai malintenzionati. Attualmente, tra quelli più frequentemente segnalati figurano:

  • Moldavia (+373)
  • Kosovo (+383)
  • Tunisia (+216)
  • Cuba (+53)
  • Regno Unito (+44), Francia (+33), Spagna (+34), Belgio (+32)
  • Numeri caraibici (+1 seguito da 473 o 809)
  • Portogallo (+351), recentemente emerso in tentativi di phishing anche via WhatsApp

La lista completa varia di mese in mese, in base ai movimenti degli scammer e alle contromisure adottate dalle compagnie telefoniche, ma è bene diffidare sempre di chiamate perse da numeri sconosciuti con prefisso internazionale.

Pericoli nascosti dietro un semplice squillo

Nonostante possa sembrare un’innocua curiosità quella di richiamare un numero che ha fatto solo uno squillo, questo gesto può essere molto rischioso. L’addebito può essere immediato, con tariffe che arrivano anche a diversi euro al minuto o scattano in automatico al solo avvio della chiamata. In altri casi, il truffatore tenta di trattenere la vittima in linea quanto più possibile, a volte promettendo premi o fantomatici incarichi lavorativi, in modo da aumentare il guadagno illecito attraverso servizi a valore aggiunto.

Oltre all’aspetto economico, il fenomeno comporta gravi rischi per la privacy: dall’acquisizione di dati personali e bancari, se indotti a fornire informazioni sensibili in una conversazione apparentemente innocua, fino al pericolo che il proprio numero venga associato a chiamate fraudolente verso terzi tramite le tecniche di spoofing. In queste situazioni, il proprio recapito può essere usato come “mittente mascherato” per ulteriori truffe, rendendo molto difficile per la vittima dimostrare la propria innocenza nei confronti di chi riceve le chiamate sospette.

Esistono anche varianti di questa truffa in cui chiama il malfattore con la scusa di aver perso il telefono e chiede di effettuare uno squillo per localizzarlo. In realtà in questo modo si può cedere inconsapevolmente il proprio numero che verrà poi utilizzato per altre attività fraudolente. È fondamentale ricordare che anche azioni di apparenza banale possono facilitare attività illecite.

Come proteggersi e riconoscere una chiamata sospetta

Di fronte a queste minacce sempre più sofisticate, è indispensabile adottare alcune strategie di difesa e comportamenti prudenti:

  • Non richiamare mai numeri sconosciuti con prefisso internazionale soprattutto se hanno lasciato solo uno squillo o una chiamata persa.
  • Segnala il numero spam al proprio operatore e utilizza le app dedicate al blocco delle chiamate sospette.
  • Non fornire mai dati personali, documenti o coordinate bancarie via telefono o messaggistica a contatti che non si conoscono e non sono stati verificati.
  • Evita di seguire messaggi accattivanti ricevuti tramite WhatsApp, Telegram o SMS in cui ci si invita a rispondere a offerte di lavoro o a recuperare premi, specialmente se partono da numeri stranieri o non ufficiali.
  • Consulta la lista aggiornata dei prefissi a rischio pubblicata periodicamente dalle associazioni dei consumatori e dai siti specializzati.

A partire dal 19 agosto 2025, una nuova normativa approvata in Italia impone agli operatori telefonici il blocco automatico di molte chiamate sospette provenienti dall’estero, soprattutto quelle che mascherano l’identità con numeri fissi italiani attraverso lo spoofing. Dal 19 novembre 2025 questa tutela sarà estesa anche ai numeri mobili, proteggendo così un numero ancora maggiore di utenti dalle frodi più raffinate. Questi sistemi sono progettati per filtrare le chiamate non plausibili in base all’origine geografica, riducendo così i rischi di ricevere squilli-truffa.

L’importanza della prevenzione

Essere consapevoli dei meccanismi delle truffe telefoniche e mantenere un livello di attenzione elevato sono le armi più efficaci per ridurre drasticamente il rischio di cadere vittima del raggiro. Questo significa non solo saper riconoscere chiamate e messaggi sospetti, ma anche condividere queste informazioni con parenti e amici, soprattutto con chi è meno esperto di tecnologia. Inoltre, nella sezione dedicata alla phishing di Wikipedia si trovano dettagli sulle tecniche più comuni legate al mondo delle truffe digitali, con esempi pratici e strategie difensive aggiornate.

Nel caso in cui si sospetti di essere stati coinvolti in una di queste truffe, è sempre consigliabile:

  • Contattare il proprio operatore per richiedere informazioni sugli addebiti sospetti e bloccare ulteriori chiamate da numeri compromessi.
  • Sporgere denuncia alle autorità competenti indicando il numero coinvolto e i dettagli dell’evento.
  • Monitorare costantemente le proprie spese telefoniche, così da individuare rapidamente eventuali anomalie.

La chiave della sicurezza resta dunque la diffidenza verso numeri non riconosciuti e la tempestività nel segnalare episodi sospetti, sia al proprio operatore che alle istituzioni preposte. Solo così è possibile arginare un fenomeno che, già oggi, mette a rischio la tranquillità e le finanze di migliaia di persone ogni giorno.

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