I bonifici bancari rappresentano oggi uno degli strumenti più diffusi per il trasferimento di denaro e il pagamento di beni e servizi, sia tra privati sia nel settore aziendale. La loro popolarità è giustificata dalla praticità, dalla rapidità delle transazioni e dall’adozione di tecnologie avanzate per la protezione degli utenti. Tuttavia, nonostante l’elevato livello di sicurezza garantito dagli istituti finanziari, persistono dei fattori di rischio che meritano di essere conosciuti e prevenuti.
Misure di sicurezza adottate per i bonifici bancari
La maggior parte delle banche implementa numerosi strumenti per assicurare la protezione delle operazioni. Alla base di queste misure vi è la crittografia delle informazioni, una tecnologia che protegge i dati sensibili come IBAN, nominativi e importi dei trasferimenti durante la trasmissione online. A questa si aggiunge l’autenticazione a due fattori, che prevede una doppia conferma dell’identità di chi esegue il bonifico; l’utente, oltre a inserire la password personale, deve confermare la transazione tramite un codice ricevuto su dispositivo sicuro (ad esempio tramite SMS o app dedicata).
Costanti controlli di sicurezza sui sistemi informatici bancari hanno lo scopo di rilevare e prevenire accessi non autorizzati e tentativi di manomissione delle operazioni. Inoltre, le banche sono tenute a rispettare stringenti normative europee e nazionali, come la Direttiva PSD2, che impongono standard elevati di protezione dei dati e tracciabilità delle transazioni.
A partire dal 2025 è entrato in vigore un nuovo sistema di verifica automatica tra nome del destinatario e IBAN: per ogni bonifico – sia tradizionale sia istantaneo – vengono controllate in tempo reale eventuali incongruenze che, se rilevate, generano un avviso all’utente prima della conferma definitiva, riducendo così il rischio di errori o frodi legate all’invio di denaro a soggetti non autorizzati.
Tipologie e frequenza delle frodi sui bonifici
Nonostante la solidità delle protezioni adottate, nessun sistema può considerarsi totalmente immune da rischi. Le statistiche recenti segnalano che il tasso di frode nei bonifici resta estremamente basso: nel 2024, ad esempio, si è verificato solo un caso ogni 100.000 operazioni. Tuttavia, ciò che differenzia le frodi legate ai bonifici rispetto a quelle, più comuni, su carte di pagamento è l’importo medio più elevato delle somme trafugate. Di conseguenza, anche se le probabilità di subire una frode sono ridotte, le potenziali perdite possono essere consistenti.
Le principali tecniche adottate dai malintenzionati riguardano:
- Utilizzo di email di phishing per carpire informazioni riservate e indurre la vittima a inviare denaro a conti intestati a terzi;
- Falsificazione degli estremi del beneficiario, rendendo difficile la tracciabilità del responsabile una volta completato il trasferimento;
- Intercettazione fraudolenta delle comunicazioni, soprattutto in ambiti aziendali, con sostituzione delle coordinate bancarie del fornitore con quelle del truffatore;
- Social engineering, ossia convinzione della vittima a effettuare il bonifico a favore di un “amico o parente in difficoltà”, tramite messaggi manipolatori.
Rischi nascosti e limiti dei sistemi di protezione
Gli utenti spesso sottovalutano alcuni rischi peculiari dei bonifici bancari. Anche se le banche offrono la possibilità di disconoscere un’operazione fraudolenta e ottenere il rimborso, questo è possibile solo se l’utente dimostra di essersi comportato secondo diligenza e non ha agevolato consapevolmente il truffatore. È fondamentale, dunque, scegliere con attenzione il destinatario, specialmente perché – a differenza di quanto previsto per le carte di pagamento – le banche nella maggior parte dei casi non rispondono per errori di invio imputabili al cliente.
Un rischio ulteriore riguarda i bonifici istantanei: rappresentano il nuovo standard europeo nei pagamenti e consentono il trasferimento dei fondi in meno di 10 secondi, 24 ore su 24. Tuttavia, proprio la loro immediatezza li rende irrevocabili: nel momento in cui la somma lascia il conto, non è possibile annullare l’operazione in caso di errore o frode, diversamente da quanto avviene per i bonifici tradizionali che possono essere revocati entro certe tempistiche. Per questo la recente normativa ha introdotto sistemi di controllo preventivo sul collegamento tra nome del destinatario e IBAN, ma resta essenziale prestare la massima attenzione nella fase di compilazione dei dati di pagamento.
Altro elemento di vulnerabilità è rappresentato dalla gestione delle credenziali di accesso e dai dispositivi utilizzati per disporre bonifici. Password deboli, memorizzate in luoghi insicuri o riutilizzate su più servizi rappresentano un punto di ingresso privilegiato per hacker e truffatori. L’utilizzo di dispositivi infetti da malware può consentire la sottrazione automatica dei dati bancari e la disposizione di bonifici non autorizzati senza che l’utente se ne accorga.
Come ridurre i rischi: buone pratiche e responsabilità
La sicurezza, benché garantita da infrastrutture all’avanguardia, necessita dell’attenzione attiva dell’utente. Le seguenti pratiche aiutano a mantenere elevato il livello di protezione:
- Verificare con cura i dati del beneficiario prima di confermare l’operazione, tenendo presente che anche una semplice inversione di cifre nell’IBAN può far arrivare l’importo a uno sconosciuto;
- Non inviare mai denaro a soggetti di cui non si conosce effettivamente l’identità e non fidarsi di richieste di pagamento ricevute tramite canali digitali non ufficiali o sospetti;
- Utilizzare password uniche e sicure, aggiornare periodicamente i propri dati di accesso e controllare che il proprio dispositivo sia protetto da antivirus aggiornati;
- Non cliccare su link contenuti in email o messaggi sospetti e non fornire mai le proprie credenziali bancarie via telefono o comunicazioni digitali non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla propria banca;
- Preferire ove possibile i bonifici tradizionali per importi elevati o verso soggetti sconosciuti, sfruttando così la possibilità di revocare l’operazione entro i termini previsti.
Ogni utente ha il diritto e il dovere di informarsi sui sistemi di protezione adottati dal proprio istituto e sulle policy di rimborso in caso di frode, valutando attentamente quali strumenti digitali utilizzare e come accedere ai servizi online in modo sicuro.
In conclusione, i bonifici bancari si rivelano tra i mezzi di pagamento più sicuri oggi disponibili, grazie a sofisticati sistemi di controllo e prevenzione. Tuttavia, la loro sicurezza dipende largamente dalla consapevolezza e dalla preparazione del singolo utente: conoscere i rischi occulti, adottare misure di difesa rigorose e rimanere costantemente aggiornati sulle innovazioni tecnologiche e normative rappresenta la chiave per minimizzare le vulnerabilità e tutelare il proprio patrimonio.