ATTENZIONE: ecco la soglia esatta di ISEE considerata alta e come ti penalizza

La soglia ISEE rappresenta uno dei parametri centrali per definire l’accesso e la quantificazione dei principali bonus sociali, delle agevolazioni fiscali e delle misure di sostegno al reddito in Italia. Con la crescita dell’attenzione pubblica su questi strumenti, è cruciale comprendere quando un ISEE viene considerato elevato e quali siano le conseguenze concrete di tale situazione sulla vita delle famiglie. L’adeguamento annuale delle soglie e la complessità dei requisiti rendono necessario rimanere costantemente aggiornati per non perdere opportunità di risparmio e di supporto.

Quando l’ISEE viene considerato “alto”?

Nell’ultimo aggiornamento normativo valido dal 1° gennaio 2025, si individua una soglia riferimento di 10.140 euro per molti interventi di sostegno al reddito, in particolare per l’accesso all’Assegno di Inclusione (detto anche ADI) e altri principali bonus nazionali. Fino al 2024 la soglia era fissata a 9.360 euro ma dal 2025 è stata aumentata per favorire una platea più ampia di beneficiari, includendo così un numero maggiore di famiglie in difficoltà. Nel caso di nuclei composti esclusivamente da persone con almeno 67 anni, o con componenti disabili gravi o non autosufficienti, il limite viene elevato fino a 8.190 euro, e per chi è in affitto può salire a 10.140 euro, purché la locazione sia dichiarata nella DSU ai fini ISEE .

Ciononostante, si deve sottolineare che esistono molteplici soglie ISEE a seconda delle specifiche misure o agevolazioni prese in considerazione. Ad esempio, per il Supporto per la formazione e il lavoro (che eroga un sussidio di 350 euro), il limite massimo scende addirittura a 6.000 euro. Per accedere alla “Carta acquisti” per over 65 e minori di 3 anni nel nucleo familiare, il valore ISEE resta fissato a circa 8.052,75 euro (dati 2024, conferma 2025 in attesa). Per l’Assegno unico universale il limite si aggira invece intorno ai 17.000 euro: sopra questa soglia, l’assegno minimo sarà comunque garantito ma importi e vantaggi diminuiranno progressivamente .

Per molti esperti e addetti ai lavori, un ISEE viene in genere considerato “alto” quando supera la soglia di 10.140 euro, perché oltre questo valore si riducono sensibilmente le possibilità di accesso ai principali bonus nazionali e locali.

Le penalizzazioni nelle agevolazioni e nei bonus

Superare le soglie considerate alte comporta innanzitutto la perdita del diritto a numerose prestazioni sociali agevolate:

  • Esclusione da molti bonus nazionali come l’Assegno Unico per i figli, il bonus sociale energia/gas/acqua e le indennità straordinarie erogate in caso di crisi economiche.
  • Impossibilità di accesso alle misure locali: molte regioni e comuni prevedono agevolazioni per trasporti pubblici, mense scolastiche, ticket sanitari e agevolazioni sulla TARI solo entro certi limiti ISEE.
  • Riduzione degli importi percepiti per alcune misure, anche se non si viene esclusi: il valore del bonus (es: Assegno unico) diminuisce progressivamente con l’aumento dell’ISEE, penalizzando in modo significativo le famiglie che si ritrovano nella fascia “intermedia”.
  • Difficoltà di accesso a borse di studio e misure collegate al diritto allo studio, che prevedono quasi sempre una soglia massima ISEE per accedere o mantenere le agevolazioni.

Gli effetti possono avere ripercussioni pratiche ed economiche consistenti anche sulla pianificazione familiare, obbligando a verificare costantemente gli aggiornamenti delle soglie e i bandi pubblici. L’aumento dell’ISEE può avvenire senza variazioni di reddito reale, ad esempio per avere ricevuto donazioni, eredità o semplicemente a causa della giacenza media più alta sui propri conti correnti .

Settori più colpiti dalla penalizzazione

Chi supera la soglia critica di 10.140 euro si trova spesso escluso da diverse aree di agevolazione, con perdita significativa di vantaggi economici:

  • Famiglia e figli

    Perdita dell’Assegno Unico nella misura piena: superando la soglia minima si riduce drasticamente l’importo percepito mensilmente per ciascun figlio, penalizzando sia i redditi medi sia quelli appena al di sopra della fascia bassa.

  • Reddito e inclusione sociale

    Esclusione o drastica riduzione degli importi previsti da Assegno di Inclusione, Supporto per la formazione e il lavoro, Carta acquisti, bonus straordinari (es. bonus spesa o energia) e indennità regionali. Solo per alcune voci rimane una soglia intermedia o possibilità di accesso con importi minimi, spesso poco rilevanti rispetto all’esclusione totale.

  • Istruzione e diritto allo studio

    Minori opportunità di accesso alle borse di studio universitarie, riduzione di sussidi e contributi legati al percorso scolastico di figli minori o studenti universitari.

  • Servizi locali e regionali

    Perdita delle agevolazioni sui servizi comunali: mense scolastiche, trasporti pubblici, assistenza sanitaria integrativa, TARI, contributi per affitti e utenze domestiche.

Strategie di monitoraggio e possibili soluzioni

Comprendere l’importanza della soglia ISEE non significa solo sapere “quanto” è alto un valore ISEE, ma anche come evitare di superarla involontariamente con comportamenti apparentemente neutri, come depositi temporanei di somme importanti, investimenti improvvisi o gestione non attenta dei dati patrimoniali nella Dichiarazione Sostitutiva Unica.

Le strategie consigliate per non superare le soglie prevedono:

  • Verificare periodicamente la propria posizione ISEE presso i CAF o tramite portali INPS/Ufficiali, specie in prossimità della scadenza di bandi e bonus.
  • Gestire con attenzione la giacenza media annua sui conti correnti: superare i 10.000 euro potrebbe far crescere sensibilmente il valore ISEE.
  • Ridurre ingressi patrimoniali saltuari (es. donazioni o bonifici non pianificati) nel periodo di riferimento.
  • Richiedere l’aggiornamento dell’ISEE corrente in caso di peggioramenti delle proprie condizioni finanziarie, così da rientrare in tempo utile nelle soglie previste per bonus e sostegni.

Le dinamiche ISEE sono oggetto di continui aggiornamenti normativi, anche alla luce di indirizzi europei in tema di inclusione e lotta alle nuove povertà. Per chi vuole approfondire le logiche di calcolo, la consultazione delle pagine di INPS e la lettura delle sezioni di dettaglio dedicate alle soglie su Indicatore della situazione economica equivalente offrono un quadro aggiornato e autorevole di riferimento.

È sempre raccomandabile una vigilanza costante sulle circolari pubblicate da enti come INPS, Comuni e Regioni e sulle novità annunciate dalla stampa specializzata, così da non farsi cogliere impreparati dalle periodiche revisioni delle soglie ISEE e dalle conseguenti penalizzazioni economiche.

Lascia un commento